
Contratti online e indicazione dell’obbligo di pagamento al momento dell’inoltro dell’ordine
Con sentenza dello scorso 30 maggio (causa C-400/22), la Corte di Giustizia ha chiarito che, in caso di contratti conclusi attraverso …
Con sentenza dello scorso 30 maggio (causa C-400/22), la Corte di Giustizia ha chiarito che, in caso di contratti conclusi attraverso …
La direttiva europea EPBD (detta anche “case green”) é diventata legge con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il nuovo provvedimento amplia il panorama normativo europeo finalizzato al raggiungimento della neutralità climatica (c.d. Fit for 55%). L’obiettivo dell’Unione, infatti, è quello di rivedere ed aggiornare la normativa comunitaria, garantendo che le politiche europee siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Dopo un lungo e travagliato iter, il 24 maggio 2024 è stata definitivamente approvata la “Corporate Sustainability Due Diligence Directive” (CSDDD) che obbliga le imprese di maggiori dimensioni (ma non solo quelle) a verificare la sostenibilità della propria attività ed il suo impatto sui diritti umani e sull’ambiente.
Il Garante per la protezione dei dati personali descrive i principi generali su cui deve basarsi il trattamento dei dati personali connesso all’utilizzo delle piattaforme digitali che mettono in contatto professionisti sanitari e pazienti. Un utile punto di partenza per l’elaborazione degli adempimenti previsti dalla disciplina.
Nel mercato alimentare, sempre più spesso si incontrano prodotti che si fregiano di etichette come biologico, vegano o plant based. Ma cosa significano esattamente questi termini e quali sono le norme che regolano la loro produzione e commercializzazione? In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza sulle differenze tra queste categorie e sulle implicazioni legali per i produttori e i consumatori.
Risponde l’Avv. Claudio Cocuzza. Perché hai deciso di diventare avvocato? All’inizio non avevo deciso di diventare avvocato: in realtà spesso è …
La c.d. Riforma Cartabia ha espressamente esteso l’applicabilità della procedura di sfratto per finita locazione ai contratti di affitto d’azienda, lasciando …
La cronaca delle ultime settimane conferma la preoccupante espansione ed il radicamento, nella filiera dell’appalto, del “caporalato”, sistema di gestione illecita del personale, spesso non tracciato dall’imprenditore a capo della filiera anche se è il soggetto che corre i rischi maggiori. E rivela come sia cambiato l’approccio al fenomeno da parte della magistratura e degli organi ispettivi.
La nuova direttiva qualifica espressamente le asserzioni ambientali ingannevoli come pratiche commerciali vietate, dando in questo modo seguito al percorso avviato dalle autorità indipendenti e dalla giurisprudenza in materia di greenwashing. L’opera non è ancora completata, ma prima dell’entrata in vigore sono attesi ulterori passi in avanti per migliorare ulterioremente la tutela dei consumatori contro tali pratiche decettive.
Una recente decisione della Cassazione sugli accordi di aumento del canone offre lo spunto per alcune considerazioni in merito all’opportunità di rinnovamento della legge sulle locazioni commerciali e sui possibili profili di miglioramento.