Sempre più aziende ricorrono alla figura dell’Influencer come forma di marketing, ma la regolamentazione contrattuale del rapporto pone ancora molte domande e incertezze. Questo vale anche per l’ordinamento tedesco.

A seguito del contributo di Domenica Cotroneo nella newsletter di settembre 2024, vediamo ora con riferimento al diritto tedesco a quali condizioni il rapporto tra un influencer e una società può essere qualificato come contratto di agenzia, con la conseguente applicazione delle tutele obbligatorie a favore dell’agente previste dagli art. 84 ss del Codice di Commercio tedesco.


Il primo elemento, ovvero l’autonomia dell’agente nell’esercizio della sua attività, è presente se l’influencer collabora con una pluralità di aziende e gestisce autonomamente gli orari e i contenuti della sua attività.


Il secondo elemento è la presenza di un incarico stabile di promuovere le vendite del committente. Se il contratto prevede un obbligo dell’influencer di mettere in atto determinate attività promozionali, come ad esempio di pubblicare un numero minimo di post, si è di fronte a un incarico stabile, anche se la durata dello stesso dovesse essere limitato, come spesso accade, a una singola stagione oppure a una specifica campagna.


Il terzo e ultimo elemento consiste nella promozione di vendite. Deve essere valutato in base al concreto svolgimento delle attività dell’influencer se si è di fronte a un generico obbligo di pubblicità per il brand del committente (non sufficiente per una qualificazione del rapporto come agenzia) oppure se ci sono elementi di concreta connessione tra l’attività dell’influencer e singole vendite, come la pubblicazione di posts con un codice sconto specifico che l’acquirente indica nell’ordine oppure direttive del committente di evidenziare determinati prodotti. Anche il sistema della retribuzione concordato tra le parti deve essere valutato: Se la retribuzione dipende almeno parzialmente dalle vendite effettuate con il codice sconto dell’influencer si può dedurre che la sua attività consisteva nella promozione di vendite.


Al momento non risultano ancora pronunce dei Tribunali tedeschi sul tema. Interessante è invece una recente decisione del Tribunale di Amburgo (LG Hamburg, 27.07.2023, 322 O 386/22) in una controversia tra un influencer e la sua agenzia di management. Il compito dell’agenzia consisteva nello sviluppo della carriera pubblicitaria dell’influencer e includeva anche l’incasso di onorari dello stesso pagati dai committenti. L’influencer aveva risolto il contratto e preteso il versamento degli onorari custoditi dall’agenzia. Questa si era rifiutata, sostenendo di vantare un maggior credito a titolo di indennità di fine rapporto come agente di commercio, ai sensi dell’art. 89b del Codice di Commercio tedesco. Secondo il Tribunale il rapporto contrattuale non poteva però essere qualificato come agenzia commerciale, perché gli obblighi dell’agenzia di management andavano oltre quelli tipici dell’agente di commercio, includendo anche la consulenza a favore dei committenti dell’influencer.