Uno degli aspetti più caratteristici del settore retail è rappresentato dal pagamento del key money in caso di cambio di conduttore di un trophy building o di un’unità immobiliare situata in una zona di prestigio. Si tratta di una prassi diffusa da tempo, ben nota ai responsabili sviluppo delle grandi società, che devono tenerne conto nella redazione del budget relativo alla nuova locazione commerciale. Tale fenomeno, tuttavia, sembra essere in contrasto con la rigida disciplina prevista dalla legge 392/1978, che sancisce la nullità di tutti i patti volti ad attribuire al locatore un importo maggiore (ed ulteriore) rispetto al canone di locazione ovvero finalizzati ad attribuirgli un vantaggio in contrasto con la legge 392/78. Tra l’altro, il key money pagato dal conduttore entrante non è necessariamente ricevuto dal locatore, dato che molto spesso il beneficiario della somma è il conduttore uscente.

Patrizio Cataldo chiarisce questo punto nella rubrica legale di Retail & Food di luglio/agosto 2023.

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