La nostra rubrica “Something about your lawyer…” è uno spazio informale in cui conoscere ogni volta un professionista del team di Cocuzza & Associati da un diverso punto di vista.

Giulia CompariniRetail, Real Estate, Commercial Transactions, Corporate – Mergers & Acquisitions, Bankruptcy & Restructuring

Perché hai deciso di diventare avvocato?

Quando ho iniziato non avevo idee precise su cosa volesse dire fare l’avvocato né una particolare attrazione per questa professione ma mi sono appassionata nel tempo e alla fine mi ci sono trovata dentro fino al collo e non ho più pensato di abbandonarla. Negli anni ho imparato che fare l’avvocato è una scuola di vita, ogni giorno sei messo alla prova perché nulla è garantito.

Qual è il tuo maggior pregio? Quale il tuo peggior difetto (sempre che tu ne abbia…)?

Credo di essere abbastanza equilibrata quando devo fare una scelta. Di difetti ne ho molti ma il peggiore è che non so resistere ai dolci e al cioccolato.

Cosa ti piace di Cocuzza & Associati?

La cosa che mi piace del nostro Studio è che siamo ancora una grande famiglia o, almeno, ci proviamo. Non sempre è facile mantenere questo spirito e questa atmosfera ma è la nostra missione: il luogo di lavoro deve essere accogliente e inclusivo.

La volta in cui hai riportato un successo professionale del quale sei particolarmente orgoglioso è stato quando…

Un po’ di anni fa in occasione di una operazione retail chiusa su Roma per un importante cliente e durata oltre un anno, nel corso della quale abbiamo dovuto superare moltissime difficoltà, non solo tecnico giuridiche ma anche di gestione dei vari soggetti coinvolti – tutti con caratteri impossibili –  ma alla fine ce l’abbiamo fatta!  È stato un successo professionale ma anche e, soprattutto, personale.

Cosa fai nel tempo libero (sempre che tu ne abbia…)?

Mi piace molto cucinare per gli amici e viaggiare.

Immagina di avere un budget illimitato per il viaggio della vita: dove vai e perché?

Vorrei andare via almeno un mese intero in Australia e girarmela tutta: sono già stata a Sidney e a Brisbane ma per poco tempo e sempre per lavoro.  L’Australia è un paese che mi ha sempre attratto forse perché ho una parte della mia famiglia paterna che si è trasferita là negli anni ’30 e mio padre ha rischiato di rimanerci quando da giovane laureato in medicina suo zio volle che andasse a trovarlo a Sidney, dove poi rimase oltre un anno.

Un’ultima cosa. Sei condannato a vivere da solo su una piccola isola lontana dalla civiltà, puoi portare con te solo 3 oggetti: cosa scegli?  

Un coltello e un paio di forbici perché possono servire e un poncho per ripararmi dalla pioggia e……speriamo bene!