Dal 1. gennaio 2026 il salario minimo (“Mindestlohn”) sale a € 13,90/ora dagli attuali € 12,82 lordi. Un ulteriore aumento a € 14,60/ora è stato deciso con decorrenza 1 gennaio 2027.

La Germania ha introdotto nel 2015 l’obbligo di garantire un salario minimo. Il minimo si applica a tutti i settori e a tutte le tipologie di lavoro dipendente, inclusi – a determinate condizioni – anche ai contratti con stagisti. Restano salvi gli eventuali minimi salariali superiori previsti da contratti collettivi che sono, tuttavia, molto meno diffusi rispetto all’Italia.

L’ obbligo di garantire il minimo salariale non deve essere rispettato solo dalle aziende tedesche, ma anche dalle aziende estere che operano con personale in Germania. Attenzione: Anche il committente di un contratto d’appalto è responsabile per il rispetto del minimo salariale da parte dell’ appaltatore nei confronti dei propri dipendenti. Questa responsabilità può essere esclusa contrattualmente, ma una tale esclusione ha validità solo nel rapporto tra le due aziende e non limita il diritto dei lavoratori di chiedere l’ eventuale integrazione di salari inferiori al minimo garantito anche direttamente al committente.

Per non trovarsi impreparati, i datori di lavoro dovranno verificare prima che entri in vigore il nuovo salario minimo se i contratti in essere devono essere adeguati.

L’ aumento del salario minimo comporta anche un incremento della soglia degli stipendi percepiti per i cosiddetti “Minijob”. A partire dal gennaio 2026, l’importo mensile aumenta dagli attuali € 556 a € 603 lordi. Dal 1. gennaio 2027 è previsto un ulteriore aumento a € 633. I Minijob sono molto utilizzati in alcuni settori perché godono di un trattamento fiscale e previdenziale vantaggioso.