La nostra rubrica “Something about your lawyer” è uno spazio informale pensato per farvi scoprire, ogni mese, un professionista del team di COCUZZA da una prospettiva diversa.

Questo mese è l’Avvocato Claudio Pasina a rispondere alle nostre domande.

Perché hai deciso di diventare avvocato?

Ho seguito un’inclinazione. A scuola, quando i compagni litigavano, andavano a presentare ognuno la propria versione alla maestra. Vedendoli, mi incuriosiva il perché delle regole. Mi chiedevo: se stavano litigando, come hanno fatto a trovarsi d’accordo sull’imparzialità della maestra? E poi: non è una questione di chi ha ragione, ma di chi sa provare di avere ragione. E chi decide come si dimostra la ragione? Con gli anni, ho assecondato questa curiosità e ho scoperto che in queste domande infantili c’era l’applicazione quotidiana di istituti complessi come il giudice naturale, l’arbitrato, l’onere probatorio, il nesso di causalità, la verità processuale… E ora sono parte del mio lavoro quotidiano.

Immagina di avere un budget illimitato. Che progetto faresti?

Un rifugio per animali maltrattati o abbandonati su un terreno con cascina e casa colonica. Far ristrutturare gli edifici e avvalermi di un veterinario e qualche collaboratore per la gestione del verde e degli animali. Un posto rustico e tutt’altro che glamour, che magari possa supportare anche altre associazioni del territorio con la stessa missione. E ovviamente viverci!

Quali sono i tuoi pittori preferiti?

Dipende dal periodo. Non c’è abbastanza spazio per tutti! Mi piace la scapigliatura milanese e l’Ottocento lombardo in generale. Tra i moderni italiani invece: Burri, Morandi, De Chirico, Balla, Carrà e Depero. Ho un debole anche per Sutherland.

Ascolto spesso Bill Evans, John Coltrane e Miles Davis. Ascolto anche molta classica, soprattutto antica e barocca: Monteverdi, Dall’abaco, Bach, Scarlatti. Ultimamente mi sto avvicinando al sinfonismo a cavallo del ‘900 e quindi Mahler, Stravinskij, ma anche Shostakovich.

Est modus in rebus, tutto con misura.